USCIRE DALLA SCHIAVITU’ DELLA ROUTINE? 5 CONSIGLI E UN BUON PIATTO!

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La schiavitù delle abitudini.. terribile! Affligge un po’ tutti noi.. compreso chi sta scrivendo..
Eppure non ritengo ci siano complotti mondiali.. o grandi potenti che ci manovrano come burattini. Ci siamo noi con la nostra vita, perfettamente padroni del nostro destino. 
Il problema è che ci mettiamo in gabbia da soli (io per primo che scrivo ci sono dentro, ribadisco, quindi non c’è giudizio in quello che scrivo) auto anestetizzati ed inglobati nel perfetto ingranaggio del “tran tran” quotidiano e delle infinite azioni ripetitive, a volte anche scaramantiche che svolgiamo tutti i giorni.
Ci alziamo la mattina e come schiavi/soldatini iniziamo a correre: colazione frugale (così il nostro organismo inizia ad andare in stress ossidativo, già appena svegli, dopo una notte che avrebbe dovuto ricaricare le nostre energie). Le faccende di casa, bambini a scuola, per chi li ha, poi tutti di corsa al lavoro, la solita coda in auto o in attesa dei mezzi, lo sguardo fisso sullo smartphone nei tempi di attesa (nessuno più si guarda intorno oppure osserva gli altri, cerca sguardi, comunicazione).
Eccoci al lavoro. Un lavoro che nel 90% dei casi ci fa schifo: frustrazione, senso di impotenza, accumuliamo rabbia e risentimento (capo, colleghi, clienti… etc) e non possiamo sfogarla (altro stress che ci logora) tutta la giornata trascorre così, svolgendo un compito che non ci piace, in attesa della sera.
A casa di nuovo di corsa, cena veloce e molto sostanziosa (perché a pranzo non abbiamo potuto nutrirci adeguatamente, siamo stati in mensa oppure in un bar pagando con un ticket da 6 euro, abbiamo ingoiato di fretta cibi quasi sempre di scarsissima qualità e pieni di pesticidi).
Di nuovo sbagliamo perché la cena dovrebbe essere leggera e consumata entro le ore ore 20, per dare tempo al nostro organismo di smaltire prima di tornare a dormire.
Divano, tv e si ricomincia.
Tutto questo segue ormai un ritmo di consuetudine che il nostro sistema cervello ha ben tracciato.. il nostro cervello va dove trova meno resistenza, cioè percorre le strade già tracciate, così ci indica la scienza neurologica..
E’ bene uscire da questo loop ogni tanto e cercare di guardarsi, cioè di mettersi in un punto di vista esterno e osservarsi.
Poche attenzioni di questo tipo ogni tanto sono già un grande aiuto per stare meglio e riprenderci la nostra vita poco alla volta o per lo meno riprenderne coscienza.
Un primo ottimo modo per farlo è: ogni tanto facciamo qualcosa di totalmente inconsueto rompiamo la routine, cambiamo bar, cambiamo strada, diciamo un no inaspettato oppure un si inaspettato ad un’opportunità che non avremmo mai valutato…
Un altro metodo che si tramanda dall’antichità è quello della meditazione. Esistono scuole, religioni e tecniche di meditazione che vi offrono l’opportunità di prendere contatto con voi stessi, rilassare corpo e mente e cercare dentro di se, auto osservarsi, sentirsi, ascoltarsi.
Insomma, stiamo in silenzio ogni tanto, cerchiamo il silenzio, rubiamo alla nostra giornata anche solo 15 minuti tutti per noi, guardiamoci dentro, entriamo in contatto con l’universo che è in noi e soprattutto rallentiamo ed osserviamo quel flusso continuo di pensieri che in automatico tutto il giorno ci accompagna.
Infine un consiglio da chi da anni si occupa di food e ama la buona tavola! Prendetevi un po’ di tempo per voi stessi, preparate un piatto delizioso, cimentatevi con un ricetta nuova e golosa. Anche il buon cibo può essere meditazione.
E può essere meditazione anche farsi coccolare in un ottimo ristorante da un servizio attento, presente ma discreto e da un menù ricco di golosità e di piatti che vi facciano anche un po’ sognare. Ma mi raccomando quando mangiate non pensate a cose negative (tipo mi farà ingrassare .. ) godetevi il momento e basta..
Fg