Se volete provare un’esperienza davvero unica a Torino, in questo momento, probabilmente non c’è ristorante migliore di Unforgettable, il nuovissimo progetto di Christian Mandura.

Unica perché davvero, ne converranno tutti, non esiste in città un ristorante del genere.

Giovane chef già molto quotato quando cucinava nel suo precedente ristorante, Il Geranio di Chieri (che avevamo già provato per voi), Mandura oggi è maturo per un nuovo progetto, e si trasferisce nella grande città con un’idea davvero ambiziosa: quella di costruire un ristorante che non è mai esistito prima.

Un progetto veramente curioso, difficile da spiegare a parole: un’esperienza accomunabile a poche (a nessuna, se pensiamo alla città di Torino), che di certo merita di essere fatta.

Partiamo dall’ambiente: Unforgettable è un ristorante bellissimo, dal fascino d’altri tempi.

Si arriva davanti a un anonimo portone, si suona (un filo intimoriti, forse emozionati) e si entra in un ambiente davvero ricco di fascino.

Volte di mattoni, arredi di design, poltrone di velluto blu e dorato, illuminazione soft e studiata nei dettagli.

Ci si accomoda nella sala degli aperitivi e degli after dinner, cocktail preparati dal famoso barman torinese Salvatore Romano, traendo ispirazione dalla cucina del padrone di casa: in ognuna delle creazioni proposte dal bar, infatti, c’è almeno un ingrediente utilizzato da Christian Mandura nei suoi piatti.

Dopo il drink di benvenuto (per chi desidera ordinarlo) e alcuni appetizer, si viene fatti accomodare all’unico tavolo della sala, che è poi un bancone ad angolo con dieci posti a sedere, ciascuno illuminato da una piccola luce al led.

Al di là del bancone, inizia lo show: Christian Mandura e il suo sous chef prepareranno davanti a voi tutte le portate del menu degustazione, che è un percorso gastronomico tra grandi classici della cucina di Mandura (già codificati al Geranio di Chieri) e novità volte sempre a stupire la mente così come il palato.

Mantenere l’attenzione dei commensali, intrattenerli, raccontargli ciò che stai preparando mentre lo prepari e – non in ultimo – servire un ottimo piatto non è cosa semplice:

Mandura ci sta lavorando, sta perfezionando tutti i meccanismi del suo ingranaggio.

Il menu è un degustazione fisso (salvo intolleranze o allergie, da annunciare al momento della prenotazione) e costa 70 euro (ma con cocktail e accompagnamento vini il conto può salire facilmente).

Quando siamo andati da Unforgettable prevedeva, come appetizer serviti nella sala drink:
acqua di pomodoro
salvia e limone
pane e olio
capperi fritti

poi, al bancone, ci è stato servito:

aceto e lamponi
gambero rosa e tuorlo
capunet
semi di finocchio e fiori
asparagi, nocciole e rafano
melanzane alla parmigiana
tuorlo fritto
cipolla, sambuca, bieta e liquirizia
lattuga bruciata, senape e pane
carne cruda e aglio
mazzancolla, nasturzio e brodo vegetale
bottoni mascarpone, limone e piselli
pane affumicato e burro al forno di vitello
vitello tonnato, brodo dashi (un piatto che adoriamo)

 

I dolci sono forse la cosa più sorprendente del menu, visto che sono caratterizzati dall’utilizzo di ingredienti inusuali in un dessert:

créme brulée, midollo e frutti rossi
cioccolato bianco e tartufo nero
bonet e capperi
ricotta, dragoncello e acqua di pomodoro.

Tutto, nella cucina di Christian Mandura, non è esattamente quello che sembra.

Tutto punta a stupire, e il suo nuovo locale così originale va certamente in quella direzione.