Vi avevo promesso la recensione di Opera, una delle aperture più attese ed importanti di inizio 2019.
Ci sono stato a pranzo il 25 aprile 2019 e devo dire in piena sincerità e libertà che non ha deluso le mie aspettative, anzi, le ha confermate in pieno, dai tempi della mia prima esperienza con la cucina dello Chef Stefano Sforza, quando si trovava al Turin Palace.
Siamo in via Sant’Antonino da Padova 3, Torino, Ristorante Opera Ingegno e creatività.
Il nuovo ristorante di Stefano Sforza, già Chef de Les Petites Madeleines del Turin Palace Hotel ed importanti esperienze al Cambio ed al Trussardi di Milano è stato inaugurato ad inizio aprile e quindi sta facendo “il primo rodaggio”.. devo dire che se l rodaggio è così.. promette molto, molto bene!
Opera è un progetto che fa capo alla famiglia Cometto che ha scelto di scommettere sulla cucina e le capacità di questo giovane chef già molto conosciuto in città.
Il nuovo locale sorge negli spazi dell’ex Dadò, in passato erano una panetteria ed ancora prima una foresteria, proprio accanto al Santuario.
Partiamo dalla sala, davvero una bella sala… i mattoni a vista e le alte volte, molto calda ed accogliente, con le luci giuste, eleganza, siamo appunto nell’ex foresteria del Santuario che sta a fianco.
Veniamo alla sostanza, cosa ho mangiato ed i piatti in carta.
Menù
Tre degustazioni:
Piemonte 100%: vitello tonnato, sedano riccio, acciuga (il piatto che ho ordinato, foto sotto); plin ai tre arrosti, jus di vitello, nocciole; Collo di maiale nostrano, cavolo viola fermentato, salsa rubra
Degustazione Opera: che offre i piatti che maggiormente esprimono la filosofia dello Chef e del suo nuovo progetto di ristorazione, composto da 6 portate, tra cui molto interessanti:
Capasanta, larice, peperoncino, cumino
Mazzancolla bianca, rafano, estratto di aglio orsino
Bottone di spalla di maiale, ostrica, mela al gin
Risotto, limone, prezzemolo, bottarga

In Carta tra gli antipasti:
Carpaccio di manzo, midollo, asparagi
Quaglia al bergamotto, arachidi, barbabietola
Trota, funghi, angostura
Uovo, cacio, pepe, fave
Come primi:
Risotto, limone, prezzemolo, bottarga
Spaghetto cotto in brodo, cozze, n’duja (piatto che ho ordinato, delizioso, grande equilibrio ma anche piacevoli picchi di intensità con la n’duja e la cottura che viene finita nel brodo di cozze e quindi rende lo spaghetto saporito, foto sotto)
Tortellino di foie gras, brodo di oca
Gnocco arrosto, carote, lumache, alici marinate
Secondi:
Collo di maiale nostrano, cavolo viola fermentato, salsa rubra
Costata frollata, rafano, gremolada
Merluzzo, peperoni, acciughe
Asparagi, crema di uovo, pompelmo, croccante di pane
Animella, gambero, liquirizia, mandorla
Molto interessanti le Entreè che mi hanno portato (foto sotto):
alice essiccata e maionese di limone
focaccetta crema pecorino e pomodorino confit
craker burro e acciuga
tacos aspic di peperone e verdure in carpione
ovetto ananas cotta nel barbecue, spuma di piselli, dragoncello e menta (delizioso!
Il pane, preparato da loro è un farina pietra che ci servono tiepido con un burro leggermente aromatizzato al limone. Tutto perfetto!
Una bella sorpresa anche la carta dei dolci. Ho provato “Fresco”: ananas marinata, biscotti cocco, gelato al dragoncello e peperoncino, concentrato di mango.
Acidità, parte croccante, freschezza e punte di dolce si combinano perfettamente.
Prezzi: 80 euro il degustazione Opera, tra 50 e 70 euro per cenare alla carta.
Proposta interessante per il pranzo, menù a 25 euro che cambia settimanalmente.
Per prenotare: 011.195.07.972 oppure: 375.6184161
Sito internet: https://operatorino.it/
Franco Gilardi
