
Il salame di Borno, o “Buon Enrico”, è una ricetta tipica della Val Camonica, che prende il nome da un comune italiano in provincia di Brescia.
“Buon Enrico”, invece, anticipa uno degli ingredienti principali di questo piatto.
Si tratta degli “spinaci selvatici”, chiamati così per due ragioni: la prima si riferisce al dio della casa “Enrico”, poiché queste erbe crescevano proprio nei pressi delle abitazioni di montagna.
La seconda, invece, racconta la storia di Re Enrico IV di Navarra, il “monarca buono” che permise al suo popolo affamato di cibarsi delle erbe del suo giardino.
Ecco come si cucina il salame di Borno.
Ingredienti per cucinare il salame di Borno
Per la pasta:
300gr di farina
3 uova
Per il ripieno:
500 gr di spinaci selvatici o “Buon Enrico”
150 gr di funghi porcini
3 uova
100 gr di macinato di manzo
200 gr di salsiccia di maiale (oppure 60 gr di salame tritato e 50 gr di cervella da lessare)
120 gr di grana
1 mazzetto di prezzemolo tritato
1 spicchio d’aglio
Pan grattato, sale, pepe, burro q.b.
Preparazione
Insaporite gli spinaci e i funghi tritati con il prezzemolo in un soffritto di burro e aglio e salate.
A parte, cuocete la carne tritata per dieci minuti, quindi unite tutto e aggiungete il pan grattato, 60 gr di grana e le tre uova.
Salate e pepate, poi preparate la pasta con le altre tre uova e la farina e tirate un rettangolo non troppo sottile di circa 60×40 cm.
Stendete il ripieno e, con l’aiuto di un canovaccio, arrotolate dando la forma tipica del salame, che legherete ai lati con uno spago e lesserete in abbondante acqua bollente salata per circa un’ora.
Al termine, liberatelo dall’involucro e tagliatelo a fette spesse.
Per servirlo? Fate colare il restante burro fuso e spolverate con il grana.
Buon appetito!
