Il Bollito misto tradizionale con i nove tagli di carne. Dove trovarlo a Torino?

Ve lo dico io! C’è ancora un luogo dove viene preparato secondo tutti i “crismi” (muscolo, testina, coda, lingua, scaramella, brutto e buono, turgia, cotechino e gallina) servito in terracotta con brodo, accompagnato da contorno di purè e verdure di stagione al burro e da sette salse (bagnetto verde, rubra, cugnà, mostarda di frutta, salsa d’avije, rafano, senape) e da un assaggio di plin fatti in casa che dovrete intingere nel brodo per completare la cottura e portarli a temperatura.

Antiche tradizioni che si tramandano.. il bollito si condivide, ci si alza in piedi, ognuno va a prendersi i pezzi che preferisce dalla pentolona, si cercano le salse più buone.. Un bel momento di convivialità che si perde nella notte dei tempi!

Vi avevamo già parlato qualche tempo fa del San Giors, il ristorante di uno degli alberghi più antichi d’Italia.

Un locale storico, sistemato nella pittoresca zona del Balon, il mercato dell’antiquariato della città.

Negli ultimi anni ha cercato di tornare a nuova vita e finalmente sembra aver trovato la sua strada.

Non solo a livello gastronomico: anche le stanze del San Giors sono state rimesse a nuovo.

Non troppo grandi, dall’arredamento minimal, sono però curate in ogni dettaglio, e tematizzate da opere di artisti di arte contemporanea.

Così, passeggiando per i corridoi dell’albergo, ci si imbatte in colorati murales o in bizzarre istallazioni.

Poi, c’è la cucina, con una proposta che mai come prima ora sembra messa a fuoco dal nuovo chef, il bravissimo Paolo Ribotto, precedentemente chef presso il Sorij di Torino.

Con Ribotto la cucina del San Giors ha decisamente abbracciato la tradizione e la semplicità delle ricette piemontesi di un tempo.

E, in effetti, forse è proprio quel che si cerca quando si capita in un posto come questo, storico e ubicato in una zona fortemente identitaria della città.

Il menu del San Giors prevede, alla voce antipasti:

Degustazione di antipasti piemontesi
Vitello tonnato
Crudo di baccalà, arance e finocchi
Crocchetta di lumache spugna di prezzemolo all’aceto di Chardonnay, gocce di pomodoro invernale e salsa all’aglio

Poi ci sono i primi:

Agnolotti del plin fatti in casa al sugo d’arrosto
Gnocchi di patate, zucca alla mantovana con mostarda di Cremona senapata, scampi crudi e pecorino
Risotto Gli Aironi alla toma del lait brusc dell’Az. Agr. Corbusier, polvere di fiocco al ginepro e pere
Tajarin 30 tuorli fatti in casa con acciughe, salame di turgia e zuppetta di fagioli di Saluggia

Tra i secondi troviamo:

Guancia di vitello brasato, sedano rapa e broccolo romano
Scamone d’agnello in crosta di nocciole, carote, liquirizia e verdure invernali croccanti
Scaloppa di foie gras, pan brioche e chutney di kiwi
Pesce (secondo mercato) con verdure di stagione

Infine, i dolci:

Bonet tradizionale
Pera cotta nel vin brulé, mascarpone e arance
Gelato al blu di Moncenisio, crumble al cacao e composta di pere
Semifreddo al torroncino, cioccolata calda e croccante al mandarino

Meritano uno spazio a parte, in carta, i piatti cardine della tradizione piemontese che, in effetti, non sono poi così facili da trovare in città (e per questo ipotizziamo che il San Giors possa diventare un punto di riferimento per questo tipo di cucina):

Bollito misto con nove tagli di carne, Bagna caoda tradizionale con verdure di stagione cotte e crude, salsiccia di Bra e tuorlo d’uovo, Finanziera! 

Che ne dite? Grande tradizione, patti preparati in modo molto accurato. Ne vale la pena!

Fateci sapere come vi trovate, come sempre!

Si trova in Via Borgo Dora, 3/A, Torino, ristorante aperto tutti i giorni tranne il lunedì.