Non è sempre facile districarsi nel nutrito panorama della ristorazione torinese: ci sono gli stellati, ci sono le piole, e ci sono le vie di mezzo, che possono essere “trattorie moderne” come “ristoranti di livello”, e che non sempre hanno vita facile.
La fascia mediana, spesso, è infatti il posizionamento più difficile. Però ci sono locali che centrano perfettamente l’obiettivo in questo settore, e ne è sicuramente un esempio Razzo, giovane ristorante, aperto circa un anno fa in via Andrea Doria 17.
La zona è centrale senza essere eccessivamente affollata: location perfetta per un bistrot ricercato come questo.
Razzo ha infatti un’apparenza molto semplice: già dall’ingresso si viene avvolti in un’atmosfera giovane, informale, con piccoli tavolini circondati da simpatiche stampe del Laboratorio Zanzara, studio grafico super cool di Torino.
Insomma: sembrerebbe un posto da poche pretese, ma in realtà a un occhio attento traspare una cura dei dettagli che si ritroverà poi nei piatti.
I colori scuri ne fanno un luogo serale, in qualche modo elegante, in un riuscito equilibrio tra accoglienza amichevole e buongusto nella gestione degli ambienti.
Ma, più di ogni altra cosa, è il menu di Razzo che rispecchia questa formula: piatti che oscillano con attenzione tra complessità e piacioneria, creazioni curiose e ingredienti particolari senza che la voglia di osare dello chef metta in difficoltà chi viene a mangiare a questa tavola.
Tutto è buono, divertente, interessante. Tutto riesce a essere convincente sia agli occhi di un gourmet alla ricerca di novità sia agli occhi di un comune cliente che abbia semplicemente voglia di mangiare bene.
Il menu di Razzo cambia periodicamente, e quando siamo andati noi prevedeva, tra gli antipasti:
Ostrica alla brace, crema di burro nocciola
Quaglia “à la royale”
Millefoglie di cavolo e tartufo nero, guanciale, nocciolino e crema di caldarroste
Zeppola di San Giuseppe, fegato grasso, chutney di mela
Udon di capasanta, tompinambur e goronzola.
Poi, tra i primi:
Spaghettone gentile, sgombro affumicato e puntarelle
Tortello di rombo mantecato
Tagliolino, granchio, zenzero e lemongrass
Pacchero, coniglio, canestrelli e olive taggiasche
Infine, alla voce secondi:
Torinese di diaframma, patata fondente, senape
Piccione alla pechinese, foie gras al miso, scalogno glassato
Sottofiletto di Galiziana con polenta mantecata al midollo e cavolo nero
Rombo, crema di ‘nduja e cime di rapa.
Proposte non scontate, con un’interessante vena creativa e una spiccata accelerazione sui gusti pieni e i sapori forti.
Ci sono due proposte degustazione molto interessanti, da tre corse (32 euro) e cinque corse (45 euro) e il tutto è accompagnato da una carta vini selezionata e curata.
Si trova in via Andrea Doria 17/F a Torino. Per prenotare: 011.020.15.80.