Non era facile, per i giovani (anzi, giovanissimi) cuochi di Les Petites Madeleines, il ristorante del Turin Palace Hotel, raccogliere l’eredità dello chef Stefano Sforza, andato via qualche mese fa dalle cucine di uno degli hotel più belli della città per aprire il suo nuovo locale, Opera.
A guidare la brigata del Turin Palace, da quel momento, sono stati Giuseppe Lisciotto e la sua sous chef Chiara Favole, poco più di cinquant’anni in due e tanta voglia di fare un buon lavoro con la grande responsabilità che gli è stata assegnata.
Non un compito facile, dicevamo.
Stefano Sforza era riuscito a entrare nel cuore dei Torinesi, a convincerli a varcare la soglia di un hotel per andare a mangiare (la ristorazione d’albergo ha sempre un limite dovuto alla location non convenzionale, quantomeno in Italia), nonostante una cucina non semplice, fatta di materie prime ottime e di scelte spesso ardite.
Questa scelta, i due giovani chef che oggi guidano Les Petites Madeleines, l’hanno volutamente messa da parte, almeno per il momento.
Quella che oggi si trova nella carta è una cucina molto più rassicurante, più semplice e più adatta – probabilmente – alla clientela internazionale di un ristorante d’albergo.
E cosa vuole mangiare il turista benestante che soggiorna al Turin Palace?
I piatti piemontesi, come l’insalata russa (davvero buona nella versione scomposta degli chef, con le verdurine lasciate croccanti e la ventresca di tonno e l’uovo di quaglia serviti a parte).
E poi la pasta al pomodoro, sicuramente, piatto iconico per eccellenza dell’italianità.
Così, quello che forse era il piatto più ardito di Stefano Sforza, lo spaghetto al pomodoro (vi sembra una scelta facile quella di proporre una ricetta che tutti fanno da sempre a casa?) è rimasto in carta, esattamente come era prima.
La salsa è gustosa, non troppo sapida, il pomodoro si sente. Sullo spaghetto, avremmo preferito un minuto di cottura in meno, ma è una pasta a lunghissima cottura (diciotto minuti, ci dicono dalla cucina) e non è facile raggiungere un punto che soddisfi tutti.
La proposta che abbiamo provato noi durante la nostra visita è una proposta simpatica, realizzata per celebrare la mostra su cinema e fumetti “Gulp!Goal!Ciak!”, al Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Fino al 20 maggio, al Les Petites Madeleines, si può ordinare lo speciale menu “Food & Comics”, in cui quattro piatti della carta vengono abbinati ad altrettanti fumetti d’autore, che ne raccontano l’atmosfera generale.
Questo menu prevede:
Insalata russa, ventresca di tonno sott’olio, cialda di lievito madre (abbinata alle illustrazioni di Ariel Vittori)
Spaghetto Antico Pastificio Fabbri al pomodoro (abbinato alle illustrazioni di Maurizio Rosenzweig)
Trota, spugnola e angostura (abbinata alle illustrazioni di Giulia Argnani)
Ganache al cioccolato fondente e praline di nocciola (abbinata alle illustrazioni di Sergio Gerasi)
Un modo diverso di gustare una cena, facendola diventare davvero parte di una narrazione.
Insieme ai piatti viene anche consegnato al cliente uno speciale menu (da conservare) che contiene le tavole d’autore, che siete caldamente invitati a leggere durante il pasto.
Una menzione speciale per il pane, che è davvero ottimo (lo chef è figlio di panettieri, e si vede).
La carta prevede una serie di proposte molto in linea, come dicevamo, con la proposta di una cucina d’albergo di qualità, come:
vitello tonnato, acciuga del mar Cantabrico, sedano riccio
capasanta, cetriolo, zenzero e caviale
agnolotti del plin al sugo d’arrosto e granella di nocciole
risotto scampi, pompelmo e pomodori verdi
zuppa di legumi e cereali
Ci sono anche due proposte di degustazione, il menu piemontese a 60 euro (quattro portate) e il menu Les Petites Madeleines a 75 euro (cinque portate).