Sabato mattina, decido di fare un giro nel Monferrato senza avere una meta fissa. Salgo in auto e vago in base all’umore ed al paesaggio, seguendo un po’ l’istinto per il bello e soprattutto per il “buono”.. slurp slurp..

In queste fantastiche terre di colline, vigneti, campi coltivati, boschi, alberi secolari, stradine di campagna, si nascondono moltissime antiche osterie dove sentirsi ancora come a casa dei nonni, quando si andava per il pranzo della domenica: pochi piatti, molto semplici, preparati con quello che il mercato vicino aveva disponibile in quel momento in base alle stagioni.

Seguendo la statale che da Trino Vercellese attraversa il fiume Po e si inoltra tra le colline, vedo alla mia destra, in lontananza, un Castello meraviglioso arroccato in cima ad un’altura.

Decido di girare e raggiungerlo.

E’ il Castello di Camino, luogo incantevole che vi consiglio di visitare. Non si può entrare dentro le mura perché appartiene ad un privato ma si può fare una passeggiata a piedi tutto intorno ed ammirare il panorama sublime che vi regala.

Salendo verso il Castello c’è una bellissima Chiesa che risale al 1.200, si chiama San Gottardo. Anche da li si gode di un panorama unico e di un silenzio ed una pace surreali.

Mi fermo a contemplare il panorama e godermi un po’ di silenzio. Incontro una simpatica signora del posto, con un bel cagnolone Labrador, chiacchieriamo un po’ e mi faccio consigliare un posto dove mangiare davvero bene.

“Vai all’Osteria del Centro a Castel San Pietro, il paesino che c’è proprio qui vicino, a poche centinaia di metri, si mangia divinamente ed esiste da 200 anni”.

Non posso non fidarmi. Mi dirigo verso Castel San Pietro.

La locanda è sulla via principale e vista da fuori ti fa capire subito che non è un posto per turisti (anche perché per fortuna qui se ne vedono pochi, ecco perché il Monferrato inizia a piacermi sempre di più… ).

Esiste dal 1835, un tempo era sia osteria sia locanda per ospitare i viandanti.

Entro e sono veramente in una di quelle locande antiche frequentate prevalentemente da gente del posto, che preparano pochi piatti, sempre quelli da 200 anni e guai a cambiare un solo ingrediente perché troverebbero decine di clienti abitue’ che si lamenterebbero.

Clima un po’ stantìo anche se l’arredamento è moderno. Mi piace comunque. Il bello è proprio quello. E’ tutto piacevolmente autentico e basta. Non c’è nulla di costruito.

Mi sento proprio in una dimensione nuova. Per chi come me ormai è abituato alla città, ed ultimamente anche a molti ristoranti di alto profilo, questi Paesi mi aiutano a recuperare un po’ di contatto con la realtà, fuori dal tempo e fuori dallo spazio, sembra quasi incredibile ma è sufficiente qualche ora per tornare a sentirsi vivi e stare nel qui ed ora a sentire gli uccellini che cantano il fruscio delle foglie spostate dal vento e la nostra anima che implora un po’ di attenzione.

Ve lo dico proprio in piena sincerità. Quasi un po’ mi dispiace scrivere di questi posticini sperduti perché ho paura che poi ci vada troppa gente e diventino come tutti gli altri posti affollati di turisti e finti.

Mi viene da dirvi non ci andate lasciatemi questo piccolo tesoro, lo conservo come un piccolo segreto.

Ma so che voi lettori del mio blog siete persone discrete e soprattutto attente a questi dettagli, pertanto perfettamente in grado di frequentare la locanda senza deturparla.

l’interno della sala ristorante

Venite qui a provare gli antipasti piemontesi, quelli vecchissima maniera, sapori molto decisi a cui forse non tutti sono abituati, anche il sale un po’ alto ma una volta si usava così, presentazione dei piatti spartana ma pulita ed essenziale.

Adorabile tutto perché senza sovrastrutture, ecco gli antipasti:

Salumi misti dei produttori locali, Vitello Tonnato, Peperoni con Bagna Cauda, Carne cruda.

peperoni con bagna cauda
agnolotti con sugo d’arrosto

Primi classicissimi: agnolotto al sugo d’arrosto, tagliatelle con vari sughi, plin etc..

La loro carne cruda

Tra i secondi non c’è altro da fare che ordinare il Fritto misto alla piemontese che qui preparano a regola d’arte.

Il loro fritto misto

Prezzi?

Rimarrete, voi cittadini come me, increduli! Primi 8 euro, Fritto 15, Antipasti addiruttura  4 euro.

Il Castello di Camino