Ci sono pranzi e cene in grado di portarti in viaggio.

Succede quando, mangiando cibo di altri Paesi, riesci ad assaporarne la cultura, riesci a sentirne i profumi, le musiche, i colori.

Succede, a Torino, in posti come Vale un Perù, sicuramente uno dei migliori ristoranti peruviani della città.

Un piccolo locale che, senza bisogno di prendere l’aereo, è davvero in grado di farti vivere le atmosfere del Sud America.

Qui si viene accolti da Patricia in sala e da Miguel in cucina, e immediatamente si viene trasportati, per mano, in cima alle Ande.

Sarà anche l’aiuto del Pisco Sour, il cocktail tipico del Perù qui proposto come aperitivo, o come dopocena, come ciascuno più preferisce. Noi lo usiamo per incominciare il nostro viaggio immaginario verso il Machu Picchu; un viaggio che si rivelerà coloratissimo e incredibilmente gustoso.

L’intimo locale di Borgo San Paolo (tradizionalmente il quartiere torinese che per primo ha accolto la comunità peruviana) è davvero un omaggio al Perù, con tovaglie colorate e arredamento tradizionale: tutto è accostato con gusto, senza mai cadere nell’eccessivo folklore.

La cucina di Miguel attraversa quattro diverse regioni del Perù (Pacifico, Costa, Sierra y Selva), cercando davvero di dare una panoramica di una delle tradizioni culinarie più ricche, complesse e straordinarie del mondo.

Con grande gentilezza, tutti i piatti vengono raccontati, le tradizioni vengono spiegate, il menu viene tradotto.

Un menu che cambia stagionalmente (anche se prevede alcuni “best of” che non è possibile togliere dalla carta, come l’eccezionale e immancabile chevice, piatto di pesce marinato e speziato di cui avremmo avuto voglia di ordinare mille porzioni) e che a partire da febbraio, propone tanti piatti. Alcuni sono più semplici e golosi, come:

Pulpo Morado (fettine di polpo con purè di olive viola peruviane, pane carasau)
Escabeche de pescado (pesce fritto in salsa di aji amarillo, cipolla, patata dolce, pomodorini, uovo sodo)
Arroz Meloso (riso cremoso con gamberi e polpo saltati)
Causa en Los Andes (tortino di patate con pomodoro, sedano, avocado e olive viola, quinoa nera)
Jalea (fritto misto di mare, manioca, chifles e tempura di verdure)

Altre proposte invece sono più complesse, adatte a chi voglia approfondire la conoscenza della cucina peruviana, magari osando di più con sapori a cui non siamo del tutto abituati:

Anticuchos (spiedini di cuore di vitello, patate grigliate)
Tartare di Salmone Passion (salmone con maracujà, anacardi amazzonici, patate viola, avocado, semi di chia)
Ceviche Caliente Nikkei (branzino alla piastra, fumèt con miso, ponzu, ajì panca, noodles di riso croccanti)
Carapulcra con pancetta (stufato di patate disidratate, aji panca, aji amarillo, pancetta al forno)

Molti i piatti per i vegetariani:
Amanecer Andino (crocchette di quinoa rossa e formaggio)
Chauda del contadino (riso jasmine, saltato al wok con verdure orientali, germogli di soia, frittata, sesamo)
Carapulcra con verdure (stufato di patate disidratate, verdure saltate, aji panca)
Tamal de Quinua (fagottino di mais e quinoa con ajì amarillo cotto al vapore avvolto in foglia di platano, guarnito con formaggio)

I dolci sono preparati da Patricia e, oltre a essere piuttosto golosi, continuano la scoperta di sapori e ingredienti peruviani:
Amazonas (Platano maturo, miele di fichi, pralinato di arachidi)
Suspiro limeño
Chessecake di maracujà
Principessa Inca (semifreddo di lucuma)

Per chi si vuole togliere dall’imbarazzo della scelta, ci sono anche tre proposte di menu degustazione: vegetariano (25 euro), Pacifico (28 euro) e Costa (25 euro)

Si trova in via San Paolo 52/B, Torino.