CRIPPA, ECCEZIONALE PIEMONTESITA’: LA PIOLA DI PIAZZA DUOMO

0
3426

Tornano i nostri consigli per una “scampagnata” nel verde delle Langhe alla ricerca di “gustose esperienze”.

In questi primi giorni di primavera, abbiamo pensato di provare per i lettori di Ti porto al ristorante un posto fuori porta, nel cuore delle Langhe, molto adatto a una gita domenicale o a un weekend di vacanza.

Siamo infatti stati ad Alba, e nella centralissima piazza Risorgimento ci siamo fermati a mangiare a La Piola di Piazza Duomo.

La “piola” è il nome con cui i piemontesi chiamano le trattorie di un tempo, quelle dove si mangiavano i piatti della tradizione e si beveva del buon vino rosso.

La Piola di Piazza Duomo prende l’altra parte del suo nome dal tristellato ristorante che si trova appena un piano più su, il Piazza Duomo di Enrico Crippa, dove qualsiasi amante dell’alta cucina dovrebbe andare almeno una volta nella vita.

Se però le vostre finanze non vi permettono di avventurarvi così in là nelle cucine blasonate, sappiate che lo chef Enrico Crippa cura personalmente il menu e le vicende di questo bistrot elegante e accogliente.

L’ambiente della Piola è quello di una moderna trattoria: curato, relativamente informale e amichevole, con tavoli apparecchiati in maniera colorata su tovagliette in carta.

Il menu che ci viene presentato (e che viene scritto e aggiornato con i piatti del giorno su una lavagna a disposizione dei clienti) è un tripudio di piemontesità.

Siamo indubbiamente in una delle cucine più attente alla tradizione locale in cui siamo mai stati.

Tutti i classici sono presenti:
carne cruda battuta al coltello
insalata russa
taglieri di salumi e formaggi
vitello tonnato
plin
agnolotti al Castelmagno
carne di Fassona
bonet

e – ovviamente in stagione – anche il tartufo.

Alla Piola c’è anche un calendario di appuntamenti fissi dedicati ai grandi classici della tradizione piemontese:
la finanziera (piatto tradizionale langarolo di frattaglie e interiora),
il fritto misto alla piemontese (così come deve essere fatto, con pezzi dolci e pezzi salati),
il carrello del bollito misto (Testina, Scaramella, Lingua, Biancostato, Cotechino e Gallina accompagnati dai “Bagnet” Piemontesi),
il risotto,
la bagna caoda (preparata con le verdure dell’orto di Enrico Crippa).

Piatti che sono certamente da annaffiare con del buon vino rosso locale. In carta troviamo una grande possibilità di scelta di bottiglie di prezzi diversi.

In effetti, ciò che caratterizza la Piola è proprio la sua accentuata piemontesità, con proposte che parlano di territorio e ripropongono versioni eccezionalmente buone dei piatti da trattoria di una volta.

Per il resto, il termine “piola” probabilmente non rende l’idea di quello che è – a tutti gli effetti – un grande ristorante delle Langhe.

Tolto l’attaccamento alla tradizione e l’accoglienza calorosa (che rende impeccabile un servizio attento e sempre cortese), nulla alla Piola di Piazza Duomo ci ricorda di essere “soltanto” in una trattoria.

I piatti sono buonissimi, le porzioni abbondanti, la selezione di vini è fatta con grande attenzione e qualità.

Insomma, parliamo davvero di un ottimo ristorante, posizionato strategicamente nel centro di Alba e quindi perfetto per iniziare l’esplorazione della zona, magari in un giro per cantine e vigneti.

Il conto si aggira intorno ai 35/40 euro: non pochissimo per una trattoria, ma tutti i piatti che abbiamo assaggiato ci hanno regalato davvero grande soddisfazione.

Valentina Dirindin

gianduiotto - 001carne cruda - 003antipasto misto - 002