Dù Cesari, la vera cucina romana, ma proprio quella da trattoria di Trastevere di un tempo (ormai quasi introvabili)!

A Torino c’è un baluardo che difende la romanità e si trova in corso Regina Margherita 252. Incredibile ma vero!

Amatriciana, GriciaCacio e Pepe ma soprattutto il cavallo di battaglia di Danilo Pelliccia, Chef e patron del locale: la Carbonara!

Il Pelliccia la prepara come tradizione pura vuole e non si discute: il guanciale, abbondante e croccante, il pecorino, il grana, pepe e tuorlo nella giusta quantità anche questo, messo a crudo ovviamente. E poi rigorosamente al dente!

Un delizioso, chiassoso e verace (in pieno stile romano) angolo di Roma, ormai uno dei punti di riferimento per chi sposa i sapori forti e le quantità importanti nel piatto.

I primi piatti, del resto, rappresentano il caposaldo della cucina romana da sempre, belli sostanziosi, abbondanti, picchi intensi di sapore.

Vivace tempio del gusto alla romana dove la migliore tradizione della cucina tradizionale si unisce alla simpatia, al colore ed alla cordialità del servizio e dei proprietari.

Quando è stagione non perdetevi i carciofi! Provate il carciofo alla Francescana (foto sotto) divino!!!

La Carbonara di Du’ Cesari

POCHI FRONZOLI, TUTTA SOSTANZA! PURA TRADIZIONE! 

Il Menu’ è scritto sulla lavagna grande appesa nella sala principale e cambia ogni giorno in base alle stagioni.

Arredamento sobrio e rustico, strizza l’occhio alle trattorie tradizionali, un po’ stantìe ma dove respiri l’aria e soprattutto i profumi della romanità: sedie impagliate e ritratti della  Magnani e del mitico immortale Abertone nazionale.

Il consiglio che ci sentiamo di darvi è di non scegliere a caso tra i piatti proposti.

Fate chiamare il cuoco in sala (se non c’è troppa gente, ovviamente) e lasciatevi consigliare, confidando che sia di buon umore e non troppo indaffarato.

Così conoscerete il carismatico e ormai blasonato Danilo Pelliccia.

 

Amatriciana

I GRANDI CLASSICI: CODA, SALTIMBOCCA, ABBACCHIO

Danilo ed il personale in sala sapranno consigliarvi e raccontare le specialità della casa e vi intratterranno simpaticamente.

Ottima anche la scelta di secondi, sempre fedelissimi alla tradizione, saltimbocca, abbacchio e coda.

Non solo tradizione, lo chef ama anche le contaminazioni, quindi troverete parecchi innesti di piemontesità.

Ad esempio il tartufo, quando è stagione, viene inserito nella carbonara e nasce “la tartufonara” e così via con molte eccellenze della nostra regione.

Il prezzo è giusto. Non ne rimarrete delusi.

Non spenderete poco ma nemmeno troppo. Sarete soddisfatti della qualità delle materie prime e delle preparazioni e del giusto prezzo che vi verrà chiesto in cassa.

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Alla carta tra 20 e 35 euro. Corso Regina Margherita 252, Torino. 

Gricia di Du Cesari

 

 

 

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