La prima cosa che ti colpisce del ristorante una stella Michelin La Tavola, regno dello chef Riccardo Bassetti all’interno dell’Hotel Il Porticciolo, è la sua collocazione davvero straordinaria.

Siamo a Laveno Mombello, in provincia di Varese, letteralmente adagiati sulle rive del Lago Maggiore.

Dalle camere de Il Porticciolo, così come dalle tavole del suo ristorante gastronomico, si sente il rumore dell’acqua e ci si gode un panorama bellissimo.

Il contorno perfetto per una cena romantica, tanto che la sua terrazza vista mare è richiestissima e un tavolo panoramico necessita di essere prenotato con largo anticipo.
Ma sia chiaro: qui non si viene solo per la bellissima vista lago.

Lo chef Riccardo Bassetti ha costruito, insieme alla sua famiglia (sua mamma, ad esempio, è la direttrice di sala e sommelier), un ristorante che è diventato un solido punto di riferimento per la cucina di lago e non solo.

Qui lui sperimenta, utilizzando tutte le tecniche imparate in anni di lavoro, tra cui quelli da Davide Oldani al D’O e quelli francesi, nel famosissimo Atelier de Joel Robuchon e nelle cucine del Maurice, sotto la guida di Yannick Allenò.

La cucina di Bassetti unisce questi elementi, cuore e tecnica, territorio e personalità, costruendo un risultato interessante e convincente.

Al Ristorante La Tavola il cliente è lasciato sempre libero di scegliere, cosa che non succede spesso nei ristoranti stellati, dove i percorsi degustazione sono spesso piuttosto vincolati alle decisioni della cucina.

Si può scegliere alla carta, dove gli antipasti costano 24 euro, i primi piatti 24 euro, i secondi 35 e i dessert 14.

Oppure si possono abbinare le proprie scelte in un percorso di quattro portate (59 euro, con abbinamento vini a 40 euro) o sei portate (56 euro, con abbinamento vini a 79 euro).

Infine, si può lasciare carta bianca alla cucina, scegliendo il degustazione di otto portate a 109 euro (con vini in abbinamento a 75 euro).

Il menu che cambia stagionalmente è semplice, senza troppi giri di parole. Immediato, diremmo, cosa che ci piace. Quando siamo andati a provarlo prevedeva, come antipasti:

Crudo di gambero rosso di Sicilia, carta di crostacei, salsa romesco
Toast di pesce di lago, ostrica cotta, crauti rossi e tahina

Alla voce primi:

Gnocchi, calamari, champignons, cipolle borettane e capperi
Spaghetti dai sapori iodati, olio all’aneto, neve di rafano
Risotto agli asparagi, animelle e salsa americana

I secondi proposti erano invece:

Lucioperca al burro del suo fumetto, lattuga e fondo di cipolla
Ho preso uno storione e ne ho fatto un cono
Agnello, pecorino, santoreggia e rucola selvatica

Infine, i dolci:

Infusione ghiacciata di acqua S.Pellegrino, sfoglia compressa e frutti dimenticati
Gorgonzola caramellato

Noi ci siamo affidati allo chef, provando un po’ di tutto, ed è stata una scelta vincente, sia per quello che abbiamo mangiato, sia per la vista di cui abbiamo goduto durante la nostra cena.