Gli ingredienti ci sono tutti: cucina di alto livello, fedeltà estrema e minuziosa alla tradizione e coraggio di spingersi oltre e sperimentare nuovi abbinamenti ma sempre con garbo e umiltà.
Ci troviamo a Cervere, comune della piana cuneese a due passi dalle Langhe e dal Monviso.
In cucina l’immarcescibile Renzo che non mancherà di fare il suo giro tra i tavoli per conversare con gli ospiti e metterli a proprio agio. Attenzione! Qui non siamo nelle cucine che ormai ci stanno abituando a vedere in tv. Qui è tutto reale. Lo chef è un due stelle Michelin meritatissime ma si comporterà con voi come un simpatico compagno di battute e chiacchiere. Non verrà in sala per raccogliere complimenti e cercare conferme. Questa è una cucina reale, vera, profondamente intrisa di fatica e antica saggezza e ripeto di grande umiltà.
A Renzo il piacere di occuparsi ancora personalmente dei piatti della grande tradizione: le lumache, le rane, la finanziera, i ravioli del plin. Al figlio Gianpiero il compito di spingere verso la ricerca e l’innovazione.
Nel menù di primavera abbiamo provato:
“anguilla laccata all’aceto balsamico tradizionale di Modema, mandorle d’Avola e rapa violetta di Cervere… ”
piatto delicatissimo ma intenso..

E poi abbiamo provato un loro grande classico, sempre richiestissimo e quindi sempre presente in carta:
“ravioli di gorgonzola, pere Madernassa e mandrole d’Avola” intensissimo, contrasto salato dolce, esplosione in bocca:

Nel menù invernale: il “martini di seppie e gamberi” e l’anguilla in carpionatura all’arneis e il suo spiedino alla brace d’ulivo e purè di datteri e menta (foto sotto):
Un menù per ogni stagione, ovviamente. Da provare!
[…] con l’obiettivo di avvicinare ancora di più il grande pubblico alle tematiche legate al cibo, dalla produzione alla distribuzione e al consumo, fondamentali nella vita di ognuno di […]